Autori e curatori:
Fabrizio Salmi e Alessandro Mazzeranghi.
Contributi:
Anna Guardavilla.
Descrizione:
La Legge delega 123/2007 ha inserito i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro, tra i reati previsti dal D.Lgs. 231/2001 (responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica). Tuttavia, il D.Lgs. 231/2001 stabilisce che l’ente non risponde se dimostra di aver adottato ed efficacemente attuato Modelli di Organizzazione e Gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi.
L’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 ha fornito indicazioni sulle caratteristiche dei Modelli di Organizzazione e Gestione idonei ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa e, con Decreto del 13 febbraio 2014, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha pubblicato le procedure semplificate per l’adozione di questi modelli nelle piccole e medie imprese elaborate dalla Commissione consultiva. Nonostante ormai da più anni il quadro legislativo abbia evidenziato la necessità e l’opportunità di dotarsi di Sistemi di Gestione per la prevenzione dei rischi per la salute dei lavoratori e per la tutela dell’ambiente (tra i reati individuati dal D.Lgs. 231/2001 sono indicati anche i reati ambientali), la concreta applicazione nelle aziende appare ancora molto estemporanea e troppo spesso considerata un inutile appesantimento burocratico.
Per questi motivi abbiamo ritenuto di proporre un’ampia riflessione sul tema iniziando da una rivisitazione del D.Lgs. 231/2001 (a cura dell’avv. Fabrizio Salmi) che, oltre a un’analisi del decreto, si sofferma sulle responsabilità, sui procedimenti e sui ruoli, compreso quello dell’Organismo di Vigilanza. L’avv. Salmi, che si occupa con continuità di reati societari e di responsabilità amministrativa delle imprese, è un esperto in materia ambientale, ricopre incarichi di R.S.P.P., è membro di Organismi di Vigilanza e, sin dall’entrata in vigore del corpo normativo del D.Lgs. 231/2001, ha predisposto e supervisionato Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo.
La parte normativo-giuridica è completata da un intervento della dott.ssa Anna Guardavilla che fornisce una ampia illustrazione sulla giurisprudenza in materia.
Nella seconda parte del «Dossier», curata dall’ing. Alessandro Mazzeranghi, vengono fomiti diversi contributi per l’implementazione, l’attuazione e il controllo di modelli di gestioni effettivamente esimenti per i reati in materia di sicurezza e salute sul lavoro e per i reati ambientali. L’ing. Mazzeranghi, esperto di valutazione dei rischi, di sicurezza di impianti e macchine e di organizzazione aziendale, è membro e presidente di Organismi di Vigilanza e opera nella implementazione di modelli esimenti ex D.Lgs. 231/200 I.
Con questo nuovo «Dossier» abbiamo cercato di fornire informazioni aggiornate e strumenti operativi con lo scopo di aumentare la conoscenza su questi aspetti favorendo ulteriori passi avanti verso l’incremento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e una migliore tutela dell’ambiente. Ringraziando gli autori per l’elevato contenuto dei contributi auguro a tutti buona lettura.
pp. 144, anno 2016, Editore e proprietà Associazione Ambiente e Lavoro
Sommario:
Introduzione N. Canciani
PARTE 1 – ASPETTI NORMATIVO GIURIDICI Fabrizio Salmi
I. Principi generali e criteri di attribuzione della responsabilità amministrativa
II. Il sistema sanzionatorio delineato dal D.Lgs. 231/2001
III. La responsabilità amministrativa da reato
IV. La responsabilità amministrativa degli enti per i reati ambientali e in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro
V. Il modello organizzativq e il ruolo dell’Organismo di Vigilanza
VI. La responsabilità patrimoniale e le vicende modificative dell’ente
VII. Il procedimento di accertamento e di applicazione delle sanzioni amministrative
LA VALUTAZIONE DELL’IDONEITÀ DEL MODELLO ORGANIZZATIVO ATTO A PREVENIRE I REATI DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: LE INDICAZIONI DELLA GIURISPRUDENZA Anna Guardavilla
PARTE 2 – ASPETTI OPERATIVI: IMPLEMENTARE, ATTUARE E VIGILARE UN MODELLO ESIMENTE PER I REATI IN MATERIA DI SALUTE & SICUREZZA E AMBIENTE Alessandro Mazzeranghi
I. Relazioni fra la parte generale del modello e la parte speciale
II. La parte speciale del modello in materia di sicurezza & salute e ambiente: alcune considerazioni a carattere generale
III. Una analisi puntuale dell’articolo 30 del D.Lgs. 81/2008
IV. Relazioni fra il modello e le norme per i sistemi di gestione Con la collaborazione di Sandra Moschetti e Federica Coucourde
V. La applicazione concreta delle ISO/DIS 45001 e ISO 14001:2015 come strumenti utili per sviluppare un buon modello organizzativo esimente
VI. Gli audit e la vigilanza sul modello: una visione pratica
VII.Lo stato della applicazione dei modelli organizzativi esimenti in materia di salute & sicurezza e ambiente
APPENDICE: Rappresentazione schematica della struttura del modello in materia di salute & sicurezza e ambiente Con la collaborazione Federica Coucourde