Il Whistleblowing, ovvero la segnalazione interna di illeciti o comportamenti non conformi all’interno delle aziende, assume sempre più importanza nel panorama normativo italiano. Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 24/23, sono stati introdotti nuovi adempimenti che le aziende devono affrontare per garantire la conformità alla normativa e la protezione deli whistleblower.
1. Le Scadenze per le aziende a seguito del D. Lgs. n. 24/23 Whistleblowing
Le scadenze imposte dal decreto sono fondamentali per le aziende che devono adeguarsi.
La prima scadenza è fissata per il 15 luglio 2023 e riguarda le aziende che, nell’ultimo anno, hanno avuto una media di 250 dipendenti.
Successivamente, il 17 dicembre 2023, dovranno adeguarsi tutte le altre aziende che rientrano nel D.lgs. 24/2023, inclusi coloro che hanno impiegato una media di almeno 50 lavoratori o, indipendentemente dal numero di dipendenti, hanno implementato un Modello di Organizzazione e Controllo ex D.lgs. 231/01, così come altri soggetti indicati dal decreto, operanti in specifici settori.
2. Le Novità del D. Lgs. n. 24/23 Whistleblowing per le aziende
Tra le principali novità introdotte, vi è l’estensione della tutela anche ai facilitatori, ovvero coloro che hanno rapporti di parentela o uno stretto legame con il whistleblower.
Inoltre, sono previsti due canali di segnalazione: uno interno all’azienda e uno esterno affidato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), utilizzabile solo in determinate condizioni.
È inoltre prevista una gestione delle segnalazioni con precise tempistiche, e le aziende devono informare adeguatamente i dipendenti sui canali e le modalità di segnalazione. Il mancato rispetto di queste norme da parte delle aziende può comportare l’applicazione di specifiche sanzioni.
3. Come impatta il D. Lgs. n. 24/23 Whistleblowing sulla protezione dati
L’adeguamento al D.lgs. 24/2023 ha anche un impatto sulla protezione dei dati personali e richiede l’adeguamento del sistema di gestione della protezione dei dati all’interno delle aziende.
Tra gli adempimenti necessari, vi sono l’aggiornamento del registro dei trattamenti, la revisione delle informative sul trattamento dei dati, la valutazione dell’impatto del nuovo trattamento, la predisposizione di procedure per il trattamento dei dati e la formazione e sensibilizzazione del personale.
È fondamentale garantire la conformità anche al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) per assicurare la protezione dei dati personali.
4. Come impatta il D. Lgs. n. 24/23 Whistleblowing sul Modello di Organizzazione e Gestione ex D.lgs. 231/01
Inoltre, il D.lgs. 24/2023 richiede l’adeguamento del Modello di Organizzazione e Gestione ex D.lgs. 231/01.
Ciò implica l’aggiornamento delle procedure, dei flussi informativi e del Codice Etico dell’azienda.
5. Come impatta il D. Lgs. n. 24/23 Whistleblowing sull’antiriciclaggio e sulla conformità alle normative AML
Un altro aspetto importante da considerare è l’impatto sull’antiriciclaggio e sulla conformità alle normative Anti Money Laundering (AML).
L’adeguamento al D.lgs. 24/2023 richiede un aggiornamento delle segnalazioni interne in ambito AML, che comprende l’aggiornamento della policy, della procedura dedicata e la formazione del personale.
6. Come possiamo aiutarti ad assolvere i nuovi adempimenti alla luce del D. Lgs. n. 24/23 Whistleblowing
Per supportare le aziende nell’implementazione di tali adempimenti, lo Studio Legale Salmi mette a disposizione la propria competenza ed esperienza.
Il nostro team è pronto ad aiutare le aziende nell’adeguarsi alla normativa e nell’attuare le misure necessarie per garantire la conformità al D.lgs. 24/2023.
Il Whistleblowing e il rispetto degli adempimenti normativi sono elementi essenziali per promuovere la trasparenza e l’integrità aziendale.
Affrontare adeguatamente l’aggiornamento del whistleblowing rappresenta una sfida cruciale per tutte le organizzazioni e richiede un approccio diligente per garantire il pieno rispetto delle leggi vigenti.